Descrizione
Presso questa sede è possibile consultare la documentazione versata alla sezione storica dell’archivio comunale e suoi aggregati, esclusi i registri delle deliberazioni, i quali sono conservati invece presso la Casa Comunale sita in via Roma n. 130 e per i quali è possibile richiedere la consultazione presentando apposita domanda.
L'accesso alla sala di consultazione dell’Archivio si può concordare tramite contatto telefonico con il Responsabile del Servizio.
Si specifica che i documenti degli Enti Pubblici sono liberamente consultabili (secondo quanto disposto dall’art. 108 del D.lgs. 490/99 in materia di Accesso agli Archivi storici degli Enti Pubblici e dal regolamento interno), ad eccezione delle tipologie indicate dal D.L.vo del 30.7.1999 n. 281, che indica le categorie di documenti riservati, inconsultabili entro determinati limiti temporali e secondo le modalità individuate dal Codice deontologico e di buona condotta per i trattamenti di dati personali per scopi storici.
I documenti non visionabili, a norma l’art. 125 Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 "Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137" e successive modificazioni integrazioni, sono stati individuati da apposita comunicazione della Soprintendenza Archivistica per la Sardegna.
l Comune di Zeddiani
Il Comune di Zeddiani è il risultato dell’evoluzione storico - istituzionale della villa giudicale di Cellevane[1], inserita nella curatoria del Campidano Maggiore nel giudicato di Arborea.
Dal 1410, dopo la sconfitta subita dal Giudicato di Arborea ad opera dei Catalano – Aragonesi, questo villaggio fece parte del Marchesato di Oristano. In seguito venne incorporato nel territorio del marchesato di Oristano, concesso in feudo a Leonardo Cubello da Martino il Vecchio nel 1410, col privilegio del mero et mixto imperio, secondo il costume italico. Nel 1470 il feudo passò a Leonardo Alagon, in virtù del privilegio regio concesso ai marchesi di Oristano nel 1437 di trasmetterlo, col titolo, anche per linea femminile. Leonardo, forte della discendenza dai giudici di Arborea, si ribellò al viceré Nicolò Carroz, battuto nello stesso anno nella battaglia di Uras. Nella battaglia di Macomer del 1478 il Cubello venne definitivamente battuto dalle truppe governative e i territori del marchesato devoluti alla corona. Così, dal 1479 al 1767, Zeddiani, come altri villaggi che ne facevano parte, venne amministrato da funzionari regi, fino all'inclusione del suo territorio nel feudo concesso dal Re di Sardegna Carlo Emanuele III a don Damiano Nurra, marchese d'Arcais, come feudo improprio. Ereditato nel 1806 da Francesco Flores, venne riscattato nel 1836. In seguito alla “fusione perfetta” col Piemonte (Regio biglietto del 20 dicembre 1847), la concessione dello Statuto Albertino e la promulgazione della legge comunale e provinciale n. 807 del 7 ottobre 1848, con la quale si istituivano i Consigli Comunali in luogo dei Consigli Comunitativi, e infine con la successiva modifica portata dalla legge n. 3702 del 23 ottobre 1859, il Comune entrò a far parte del Mandamento di Cabras nel circondario di Oristano, inserito nella provincia di Cagliari.
Con l’unificazione della penisola, l’ordinamento provinciale e comunale si estese a tutta l’Italia. Durante il periodo fascista, con Regio Decreto del 19 agosto 1927, n. 1653, il Comune venne aggregato al Comune di San Vero Milis, dal quale ritornò autonomo con Decreto Legge Presidenziale del 23 agosto 1947, n. 1043. Iniziò la nuova attività con la nomina del Commissario Prefettizio il 22 ottobre dello stesso anno. Dal 1974 è inserito nella Provincia di Oristano, istituita con L. 16 luglio 1974 n. 306.
[1] Variante attestata in questa forma originaria in quattro schede del Condaghe di Bonarcado. Peraltro è attestata anche la forma Zellevano nelle Rationes Decimarum Italiae – Sardinia. Cfr. R. Zucca, La villa giudicale di Cellevane (Zeddiani) in Cellevane – Zeddiani, storia di una comunità tra Evo Antico ed Età Moderna, cit.